Budapest 2009 |
Racconto di viaggio di Katia e Maurice |
Budapest, la città della principessa Sissi, è sicuramente la più bella città sul Danubio e una delle più belle d’Europa.
Destinazione perfetta per una rivoluzione lunare, perché Budapest è arte, il museo delle belle arti è fra i più ricchi del mondo; è musica, città natale di Listz, potete ascoltare concerti durante tutto l’anno; è storia, ha sede la più grande sinagoga europea; è piacere, potete provare i bagni termali di Szechenyi tra i più grandi d’Europa; è gusto, sia delle cose belle con i suoi negozi, sia del cibo con i suoi ristoranti dall’atmosfera di altri tempi.
Ci coccoliamo scegliendo il Four Season Hotel Gresham Palace, per la sua posizione comodissima, di fronte al Ponte delle Catene e per una spettacolare vista sul Palazzo Reale.
Abbiamo solo due giorni e malgrado ci siano tantissime attrazioni da vedere scegliamo di vivere la città con calma senza correre, attraversiamo il Ponte delle Catene per passare sulla riva di Buda e prima salire al Palazzo Reale ci portiamo verso i Bastioni dei Pescatori, tutta l’area intorno è una zona residenziale molto bella, dai Bastioni si può ammirare la splendida facciata neogotica del Parlamento.
Scendiamo con la ferrovia a cremagliera, ritorniamo sulla riva di Pest, per riscaldarci non c’è nulla di più piacevole di una cioccolata calda e perché non alla pasticceria Gerbeaud, un’ istituzione.
Destinazione perfetta per una rivoluzione lunare, perché Budapest è arte, il museo delle belle arti è fra i più ricchi del mondo; è musica, città natale di Listz, potete ascoltare concerti durante tutto l’anno; è storia, ha sede la più grande sinagoga europea; è piacere, potete provare i bagni termali di Szechenyi tra i più grandi d’Europa; è gusto, sia delle cose belle con i suoi negozi, sia del cibo con i suoi ristoranti dall’atmosfera di altri tempi.
Ci coccoliamo scegliendo il Four Season Hotel Gresham Palace, per la sua posizione comodissima, di fronte al Ponte delle Catene e per una spettacolare vista sul Palazzo Reale.
Abbiamo solo due giorni e malgrado ci siano tantissime attrazioni da vedere scegliamo di vivere la città con calma senza correre, attraversiamo il Ponte delle Catene per passare sulla riva di Buda e prima salire al Palazzo Reale ci portiamo verso i Bastioni dei Pescatori, tutta l’area intorno è una zona residenziale molto bella, dai Bastioni si può ammirare la splendida facciata neogotica del Parlamento.
Scendiamo con la ferrovia a cremagliera, ritorniamo sulla riva di Pest, per riscaldarci non c’è nulla di più piacevole di una cioccolata calda e perché non alla pasticceria Gerbeaud, un’ istituzione.
Proseguendo lungo la riva del Danubio arriviamo al Grande Mercato Coperto, imponente l’ ingresso decorato in pirogranito di Zsolnay, all’interno si può trovare tutto “tipico ungherese”. Diviso in due piani, il pianoterra occupato da negozi di alimentari dove acquistare dalla nota paprika al fegato d’oca e tutti i salumi ungheresi. Il piano superiore è un susseguirsi di piccoli negozi di souvenir, con poca spesa si può inoltre mangiare nelle botteghe che propongono i cibi più popolari e autentici ungheresi.
La sera proviamo un ristorante dietro l’albergo ma che si rivela una piacevole sorpresa, il Nador nell’omonima via, il titolare ci propone un piatto un po' particolare, spiedo di carne su spada con flambè finale, ci sembra molto turistico ma ci fidiamo, alla fine si dimostra più buono delle aspettative.
Oggi visitiamo la Cittadella, una fortezza che domina la città, valido punto panoramico per scatti, all’interno un museo della seconda guerra, tutt’intorno un’area verde molto bella con alcune abitazioni d’epoca.
La sera proviamo un ristorante dietro l’albergo ma che si rivela una piacevole sorpresa, il Nador nell’omonima via, il titolare ci propone un piatto un po' particolare, spiedo di carne su spada con flambè finale, ci sembra molto turistico ma ci fidiamo, alla fine si dimostra più buono delle aspettative.
Oggi visitiamo la Cittadella, una fortezza che domina la città, valido punto panoramico per scatti, all’interno un museo della seconda guerra, tutt’intorno un’area verde molto bella con alcune abitazioni d’epoca.
Il pomeriggio lo dedichiamo ad un po’ di shopping, il Natale non è lontano e le vetrine cominciano ad addobbarsi, troviamo un negozio di souvenir con in vetrina alcuni orsacchiotti in vespa, è come entrare per un attimo in un altro mondo, fatto di tutti quegli oggetti inutili quanto belli, li vorresti comprare tutti, mi limito e prendo un simpatico topo con gli occhiali, sciarpa e lunghi baffi bianchi.
La sera un piccolo colpo di fortuna, troviamo i biglietti per un concerto d’organo nella Basilica di Santo Stefano, in questa città della musica andare a concerto è usuale e i biglietti si vendono in fretta. Usciamo dal concerto con la sensazione di aver vissuto un po’ la città non proprio da turisti, mescolandoci per una volta con i suoi abitanti.
La sera un piccolo colpo di fortuna, troviamo i biglietti per un concerto d’organo nella Basilica di Santo Stefano, in questa città della musica andare a concerto è usuale e i biglietti si vendono in fretta. Usciamo dal concerto con la sensazione di aver vissuto un po’ la città non proprio da turisti, mescolandoci per una volta con i suoi abitanti.