Sofia 2017 |
Racconto di viaggio di Benedetta |
Alle soglie dei vent’anni ho avuto il piacere di poter vivere l’esperienza della mia prima rivoluzione solare. La destinazione assegnatami dalle stelle è stata Sofia, capitale della Bulgaria, città dalla storia antica e terza capitale d’Europa per età. Il tutto ha avuto inizio una notte di gennaio, quando, terminate le vacanze natalizie, ho chiesto ad una mia amica se era disposta ad accompagnarmi in questa avventura, e lei, quasi fosse un segno del destino, senza esitare ha risposto di si! Così, l’indomani mattina, abbiamo prenotato il volo, partenza da Bologna, con Wizz air, compagnia low cost con cui ci siamo trovate molto bene, in quanto puntuale, e personale gentile.
Arriviamo a Sofia giorno 5 febbraio in tarda mattinata, è una bellissima giornata di sole ed il clima è stranamente mite, nonostante il periodo invernale e la molta neve.
Dopo esserci fatte chiamare un taxi dall’aeroporto, sapendo che uno dei problemi principali di Sofia sembra essere quello dei taxi falsi, arriviamo in hotel. La nostra scelta è stata il Premier Thracia hotel, confortevole, pulito, provvisto di wifi e situato nei pressi di viale Vitosha, via principale della città, ricco di negozi dove fare shopping, bar, ristoranti e dove ha sede il palazzo nazionale della cultura.
Dopo la cordiale accoglienza in hotel e dopo aver lasciato i nostri bagagli in camera, siamo uscite alla ricerca di un posto dove pranzare. Le piccole vie che si snodano dal viale principale sono infatti piene di ristoranti e locali tipici dove poter assaggiare i piatti tradizionali bulgari con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Dopo esserci fatte chiamare un taxi dall’aeroporto, sapendo che uno dei problemi principali di Sofia sembra essere quello dei taxi falsi, arriviamo in hotel. La nostra scelta è stata il Premier Thracia hotel, confortevole, pulito, provvisto di wifi e situato nei pressi di viale Vitosha, via principale della città, ricco di negozi dove fare shopping, bar, ristoranti e dove ha sede il palazzo nazionale della cultura.
Dopo la cordiale accoglienza in hotel e dopo aver lasciato i nostri bagagli in camera, siamo uscite alla ricerca di un posto dove pranzare. Le piccole vie che si snodano dal viale principale sono infatti piene di ristoranti e locali tipici dove poter assaggiare i piatti tradizionali bulgari con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Dopo esserci godute un piacevole e rilassante pranzo, nel pomeriggio siamo andate alla scoperta del centro storico, seguendo il “percorso dei mattoni gialli”, il quale fa da guida per la visita dei principali edifici cittadini partendo dal palazzo presidenziale, proseguendo per una delle vie più eleganti del centro, con i migliori caffè e ristoranti di Sofia, diverse ambasciate, chiese e musei, per poi terminare nella piazza del Parlamento. Il centro di Sofia è infatti pieno di palazzi alti e possenti che trasmettono un senso di maestosità e dai quali trasuda un’importanza più storica che artistica.

Ciò che mi ha colpito maggiorente di questa città è l’aspetto religioso. Entrando nelle tante chiese del centro storico infatti è possibile percepire la forte religiosità degli abitanti i quali sono soliti accendere tipiche candele fini e lunghe in segno di devozione. E’ molto interessante inoltre osservare la ricca commistione di tradizioni religiose cosicché è possibile vedere a poca distanza una dall’altra, una sinagoga, una moschea, una chiesa ortodossa o una cattolica, con alle spalle storie molto importanti.

Il giorno seguente non poteva mancare la visita alla chiesa di Boyana ed al monastero di Rila, entrambi patrimonio dell’Unesco, alla cui visita abbiamo dedicato l’intera giornata grazie un tour organizzato. Partiti la mattina presto, il tour è iniziato con la visita della chiesa di Boyana, la quale si trova alle pendici del monte Vitosha ed i cui interni sono interamente ricoperti da affreschi; è possibile vedere i tre strati sovrapposti così da ricostruire la storia della chiesa, la quale rappresenta un importante esempio di arte medievale nell’Europa Orientale.
Dopo circa due ore in pullman, attraversati piccoli paesi bulgari di montagna in cui sembra di esser tornati indietro nel tempo di molti anni e dove si respira nettamente un’aria differente dal centro della città, siamo arrivati al monastero di Rila. Fondato nel X secolo da un eremita e costruito dai discepoli di quest’ultimo, dopo essere stato distrutto due volte, è stato ricostruito definitivamente nel XV secolo grazie al contributo dei cittadini bulgari più facoltosi. Il monastero in questione è sicuramente una delle attrazioni principali della Bulgaria, grazie alla sua importanza storica ed artistica. Il suo fascino è indescrivibile, poiché attraversando le mura che lo circondano si viene catapultati all’interno di una cartolina di altri tempi, in cui architettura e natura si incontrano lasciando lo spettatore .
L’ultimo giorno della nostra permanenza a Sofia è stato forse il più rilassante del fine settimana, avendolo dedicato allo shopping ed al relax. Decidiamo di iniziare la giornata, purtroppo non soleggiata come le prime due, con la visita al cosiddetto “mercato delle donne”, ben lontano dalla realtà turistica e dall’avanguardia del centro, anche se situato lì vicino. Già nei pressi del mercato infatti si respira un aria differente, distaccandosi dalla freddezza del centro storico per entrare nel caos della quotidianità degli abitanti della città. Il mercato è ricco di banchi colorati di frutta, verdura, miele e preparazioni alle rose; è sicuramente molto tipico ed importante per vedere un’altra sfaccettatura della capitale.
La giornata è continuata con la visita della sinagoga, all'interno della quale ho avuto il piacere di festeggiare la mia rivoluzione solare ed in seguito per le vie principali della città e dintorni, tra negozi di prodotti tipici e mercati delle pulci, per poi concludersi con un ottima cena in un ristorante tipico, accompagnata dalla tradizionale musica bulgara, malinconica ed affascinante allo stesso tempo.