Mosca 2010 |
Racconto di viaggio di Katia e Maurice |

Mosca è la destinazione di una mia rivoluzione lunare, è la prima volta in questa città e la prima volta in questo sconfinato paese, di contro abbiamo solo 1 giorno, ma è anche questo il bello delle Rivoluzioni, magari non sarei mai andato a Mosca.
Per fortuna abbiamo l’amico Massimiliano (Russia Incoming), che ci ha organizzato il viaggio, i visti e ci attende all’aeroporto.
Atterriamo al calare del sole, percorriamo i 50 km che ci separano dall’aeroporto, le foreste che circondano la capitale danno la prima sensazione delle dimensioni di questo paese e con i suoi quasi 100 parchi Mosca è una delle capitali più verdi a differenza di quanto mi sarei aspettato dalle solite immagini che passano della capitale.
Siamo un po’ stanchi e domani ci aspetta un giornata lunga, salutiamo Massimiliano promettendoci di vederci per una cena in un locale non turistico.
Avendo un solo giorno decidiamo per un visita al Cremlino, prima però decidiamo per una colazione all’interno del grande centro commerciale GUM che con la sua immensa facciata occupa tutto un lato della piazza Rossa.
Usciamo e ci dirigiamo alla Torre Spassakaja dall’altro lato della piazza ma scopriamo non essere l’ingresso, dobbiamo girare intorno alle mura ed attraversare i Giardini di Alessandro per accedere attraverso la Torre Troickaja. Escludendo un edificio moderno in tipico stile comunista che vi accoglie appena entrati nelle mura, il Cremlino di Mosca è probabilmente uno dei luoghi più belli, dal punto di vista architettonico ed artistico, che mi sia capitato di visitare al di fuori dell’Italia.
All’interno delle mura, puntellate da 20 torri di ragguardevole dimensione e bellezza, vi sono diversi edifici ma sicuramente il cuore è la Piazza delle Cattedrali, la sua centralità è tale che tutte le strade vi convergevano nel XV secolo. Le tre cattedrali che vi sorgono sono, la cattedrale della Dormizione, la cattedrale dell’Arcangelo Michele e la cattedrale dell’Annunciazione.
Vicino si erge il campanile di Ivan III il Grande che con i suoi 81 metri è l’edificio più alto del Cremlino, funge da campanile per le tre cattedrali che ne sono sprovviste, ai suoi piedi rimaniamo incuriositi dalle dimensioni della Zar-puska una gigantesca bombarda e dalla enorme campana dello Zar, che non suonò mai ma si ruppe durante la colata.
Per fortuna abbiamo l’amico Massimiliano (Russia Incoming), che ci ha organizzato il viaggio, i visti e ci attende all’aeroporto.
Atterriamo al calare del sole, percorriamo i 50 km che ci separano dall’aeroporto, le foreste che circondano la capitale danno la prima sensazione delle dimensioni di questo paese e con i suoi quasi 100 parchi Mosca è una delle capitali più verdi a differenza di quanto mi sarei aspettato dalle solite immagini che passano della capitale.
Siamo un po’ stanchi e domani ci aspetta un giornata lunga, salutiamo Massimiliano promettendoci di vederci per una cena in un locale non turistico.
Avendo un solo giorno decidiamo per un visita al Cremlino, prima però decidiamo per una colazione all’interno del grande centro commerciale GUM che con la sua immensa facciata occupa tutto un lato della piazza Rossa.
Usciamo e ci dirigiamo alla Torre Spassakaja dall’altro lato della piazza ma scopriamo non essere l’ingresso, dobbiamo girare intorno alle mura ed attraversare i Giardini di Alessandro per accedere attraverso la Torre Troickaja. Escludendo un edificio moderno in tipico stile comunista che vi accoglie appena entrati nelle mura, il Cremlino di Mosca è probabilmente uno dei luoghi più belli, dal punto di vista architettonico ed artistico, che mi sia capitato di visitare al di fuori dell’Italia.
All’interno delle mura, puntellate da 20 torri di ragguardevole dimensione e bellezza, vi sono diversi edifici ma sicuramente il cuore è la Piazza delle Cattedrali, la sua centralità è tale che tutte le strade vi convergevano nel XV secolo. Le tre cattedrali che vi sorgono sono, la cattedrale della Dormizione, la cattedrale dell’Arcangelo Michele e la cattedrale dell’Annunciazione.
Vicino si erge il campanile di Ivan III il Grande che con i suoi 81 metri è l’edificio più alto del Cremlino, funge da campanile per le tre cattedrali che ne sono sprovviste, ai suoi piedi rimaniamo incuriositi dalle dimensioni della Zar-puska una gigantesca bombarda e dalla enorme campana dello Zar, che non suonò mai ma si ruppe durante la colata.

Proseguiamo fino all’Armeria che ospita un museo reale tra i più grandi al mondo e la mostra permanente del Fondo dei Diamanti, dove sono custoditi preziose gemme e opere di gioielleria di pregiatissima fattura.
La visita può dare una idea dello sfarzo e della ricchezza della casa reale dei Romanov.
Usciamo dalle mura affascinati per dirigerci verso la cattedrale di San Basilio, la bellezza e la stranezza di questa cattedrale non ha analoghi nell’architettura russa, è un insieme di più edifici sacri a partire da un corpo centrale, in origine arrivarono ad essere 10 chiese. Attualmente tutti gli edifici sono stati secolarizzati e adibiti a divisione del Museo Storico di Stato, l’interno è un susseguirsi di affreschi nicchie e cappelle di rara bellezza.

Riattraversiamo tutta la piazza, passando il mausoleo di Lenin che non attira la nostra attenzione più di tanto, come tutti i mausolei d’altronde, e ci dirigiamo verso la facciata del Museo Statale di Storia, Massimiliano ci fa notare la bella porta della Resurrezione sul lato destro e ci domanda di che periodo riteniamo sia, sparo un XVI secolo, sbagliato mi dice, XX secolo.
Fu infatti abbattuta nel 1929 per consentire ai veicoli militari di entrare più facilmente nella Piazza Rossa durante le numerose parate militari e ricostruita nel 1995, per lo meno l’anno ricostruita e anche bene, in altri paesi le cose belle le buttano solo giù.
Fu infatti abbattuta nel 1929 per consentire ai veicoli militari di entrare più facilmente nella Piazza Rossa durante le numerose parate militari e ricostruita nel 1995, per lo meno l’anno ricostruita e anche bene, in altri paesi le cose belle le buttano solo giù.