LiLineeLa macchina fotografica
Chiunque quando viaggia scatta fotografie, magari usando la fotocamera del cellulare ma scatta, perché è come portarsi via qualcosa di quel luogo, di quel viso che forse non si avrà più occasione di rivedere.
Queste linee guida, che andranno a svilupparsi nel tempo, non hanno la pretesa di aggiungere nulla alla mole di informazioni consigli e tutorial che potete trovare sulla rete, il mio è il desiderio di scrivere di una passione e si rivolge a tutti coloro che fino ad oggi hanno fatto le famose fotografie ricordo quelle che quando le rivedi ti domandi come mai non rendano l’idea di quel viaggio di quell’atmosfera, quelle che dopo la terza che fai vedere agli amici vedi la loro espressione di noia in quel sorrisino che ripete bella .. bella. Bene, senza pretendere di diventare uno Steve McCurry, con pochi suggerimenti è possibile riuscire a fare uno scatto che non sia la solita fotografia ricordo, queste linee guida hanno la sola pretesa di darvi piccoli ma preziosi suggerimenti e di mostrarvi dove trovare le informazioni per approfondire gli argomenti che vi incuriosiscono, perché solo la curiosità di imparare vi farà fare delle belle fotografie.
Quindi cominciamo con quale fotocamera acquistare ?
L’attuale panorama tecnologico del settore è talmente ricco di soluzioni che diventa difficile fare una scelta se non si hanno le idee chiare, si va dalle compatte alle reflex passando per le bridge per non parlare delle ultime soluzioni mirrorless.
Dovunque potete trovare reviews dei singoli prodotti con relativi pro e contro.
Non parlo volutamente del lato economico sia perché soggettivo ma soprattutto perché una volta scelta la tecnologia che più vi si addice, compatta reflex o mirrorless, esistono offerte per tutte le tasche.
Queste linee guida, che andranno a svilupparsi nel tempo, non hanno la pretesa di aggiungere nulla alla mole di informazioni consigli e tutorial che potete trovare sulla rete, il mio è il desiderio di scrivere di una passione e si rivolge a tutti coloro che fino ad oggi hanno fatto le famose fotografie ricordo quelle che quando le rivedi ti domandi come mai non rendano l’idea di quel viaggio di quell’atmosfera, quelle che dopo la terza che fai vedere agli amici vedi la loro espressione di noia in quel sorrisino che ripete bella .. bella. Bene, senza pretendere di diventare uno Steve McCurry, con pochi suggerimenti è possibile riuscire a fare uno scatto che non sia la solita fotografia ricordo, queste linee guida hanno la sola pretesa di darvi piccoli ma preziosi suggerimenti e di mostrarvi dove trovare le informazioni per approfondire gli argomenti che vi incuriosiscono, perché solo la curiosità di imparare vi farà fare delle belle fotografie.
Quindi cominciamo con quale fotocamera acquistare ?
L’attuale panorama tecnologico del settore è talmente ricco di soluzioni che diventa difficile fare una scelta se non si hanno le idee chiare, si va dalle compatte alle reflex passando per le bridge per non parlare delle ultime soluzioni mirrorless.
Dovunque potete trovare reviews dei singoli prodotti con relativi pro e contro.
Non parlo volutamente del lato economico sia perché soggettivo ma soprattutto perché una volta scelta la tecnologia che più vi si addice, compatta reflex o mirrorless, esistono offerte per tutte le tasche.
Allora qual è il primo parametro di scelta ? La vostra curiosità.
Se non avete voglia di studiare, di imparare la teoria e la tecnica fotografica non ha nessun senso acquistare una reflex da migliaia di euro perché la userete come una compatta ovvero in automatico.
Ma potreste dirmi : una reflex da migliaia di euro fa fotografie più belle di una compatta, anche se non la so usare. Non è necessariamente vero, anzi con una reflex potreste anche farle peggio se non sapete cosa fare, e comunque se non studiate non sapreste distinguere una bella fotografia da una brutta perché non sapreste cosa guardare.
Detto questo vediamo le soluzioni tecnologiche in funzione dei principali parametri che le caratterizzano.
Sensore : è l’unità sensibile che acquisisce l’immagine ed è caratterizzata da dimensioni e numero di pixel.
Chiaramente le prestazioni migliori le ottengo con sensori “full frame” e maggior numero di pixel.
Obiettivi : sono i dispositivi che raccolgono la luce per veicolarla verso il sensore.
Regolazioni : sono le possibilità di variare i diversi parametri nell’esecuzione di una fotografia, diaframma, velocità dell’otturatore, Iso (sensibilità del sensore)
Dimensioni : diverse soluzioni comportano l’impiego di corpi macchina e obiettivi con pesi e ingombri differenti, che si traduce in una comodità o scomodità di trasporto.
Compatte : sono, dal nome stesso, apparecchi molto comodi da portare con sé, quindi peso e dimensioni contenuti, stanno in una tasca ma soprattutto sono “punta e scatta” , fanno tutto loro.
Hanno sensori piccoli, obiettivi fissi e poche regolazioni.
Bridge : sono, lo dice in nome stesso, un ponte verso tecnologie più complesse ovvero le reflex. Rispetto quindi ad una compatta hanno maggiori comandi , possibilità di zoom, grandangolo e di macro. Sensori più performanti ma ottiche comunque fisse.
Mirrorless : sono una novità e il nome ci dice che non hanno lo “specchio” quindi sono simili ad una reflex ma il loro mirino è elettronico e non ottico. In pratica quando puntate quello che vedete è una immagine costruita elettronicamente. Mentre scrivo è stata annunciate una mirrorless “full frame”, ovvero con sensore da 35 mm, questa tecnologia quindi sta evolvendo molto in fretta. Ma perché un mirrorless ? , perché ha le stesse possibilità di una reflex, in corpo più compatto più leggero , insomma più comodo.
Se non avete voglia di studiare, di imparare la teoria e la tecnica fotografica non ha nessun senso acquistare una reflex da migliaia di euro perché la userete come una compatta ovvero in automatico.
Ma potreste dirmi : una reflex da migliaia di euro fa fotografie più belle di una compatta, anche se non la so usare. Non è necessariamente vero, anzi con una reflex potreste anche farle peggio se non sapete cosa fare, e comunque se non studiate non sapreste distinguere una bella fotografia da una brutta perché non sapreste cosa guardare.
Detto questo vediamo le soluzioni tecnologiche in funzione dei principali parametri che le caratterizzano.
Sensore : è l’unità sensibile che acquisisce l’immagine ed è caratterizzata da dimensioni e numero di pixel.
Chiaramente le prestazioni migliori le ottengo con sensori “full frame” e maggior numero di pixel.
Obiettivi : sono i dispositivi che raccolgono la luce per veicolarla verso il sensore.
Regolazioni : sono le possibilità di variare i diversi parametri nell’esecuzione di una fotografia, diaframma, velocità dell’otturatore, Iso (sensibilità del sensore)
Dimensioni : diverse soluzioni comportano l’impiego di corpi macchina e obiettivi con pesi e ingombri differenti, che si traduce in una comodità o scomodità di trasporto.
Compatte : sono, dal nome stesso, apparecchi molto comodi da portare con sé, quindi peso e dimensioni contenuti, stanno in una tasca ma soprattutto sono “punta e scatta” , fanno tutto loro.
Hanno sensori piccoli, obiettivi fissi e poche regolazioni.
Bridge : sono, lo dice in nome stesso, un ponte verso tecnologie più complesse ovvero le reflex. Rispetto quindi ad una compatta hanno maggiori comandi , possibilità di zoom, grandangolo e di macro. Sensori più performanti ma ottiche comunque fisse.
Mirrorless : sono una novità e il nome ci dice che non hanno lo “specchio” quindi sono simili ad una reflex ma il loro mirino è elettronico e non ottico. In pratica quando puntate quello che vedete è una immagine costruita elettronicamente. Mentre scrivo è stata annunciate una mirrorless “full frame”, ovvero con sensore da 35 mm, questa tecnologia quindi sta evolvendo molto in fretta. Ma perché un mirrorless ? , perché ha le stesse possibilità di una reflex, in corpo più compatto più leggero , insomma più comodo.
Come potete vedere il corpo macchina è più compatto rispetto ad una reflex proprio per la mancanza del mirino ottico, che richiede più spazio.
Data la novità del prodotto le ottiche a disposizione sono ancora poche.
Reflex: anche qui in nome viene in aiuto , l’immagine che vedete nel mirino ottico, è ottenuta riflettendo con una specchio “reflex” quella proveniente dall’obbiettivo.
Data la novità del prodotto le ottiche a disposizione sono ancora poche.
Reflex: anche qui in nome viene in aiuto , l’immagine che vedete nel mirino ottico, è ottenuta riflettendo con una specchio “reflex” quella proveniente dall’obbiettivo.
Questa tecnologia richiede quindi più spazio nel corpo macchina.
Naturalmente ho tutte le possibilità di operare con cambi di obiettivi e regolazioni della impostazioni dello scatto dall’automatico al manuale.
Questa brevissima disamina serve solo per introdurre il secondo parametro di scelta, perché le caratteristiche delle singole tecnologie le trovate dovunque su internet.
Naturalmente le soluzioni si sovrappongono in quanto performance, una ottima compatta può fare fotografie migliori di una bridge come una mirrorless di ultima generazione batte parecchie reflex entry-level.
Quale è il secondo parametro di scelta ? Quali fotografie volete fare.
Perché in base a questa decisione dovete scegliere una soluzione, altrimenti potreste acquistare un prodotto che non soddisfa le vostre esigenze.
Se fate landascape e portrait (panorami e ritratti) qualunque soluzione può andare bene, dipende da quello che volete ottenere, una compatta, lavorando in automatico mette tutto a fuoco e rende le fotografie un po’ piatte.
Naturalmente ho tutte le possibilità di operare con cambi di obiettivi e regolazioni della impostazioni dello scatto dall’automatico al manuale.
Questa brevissima disamina serve solo per introdurre il secondo parametro di scelta, perché le caratteristiche delle singole tecnologie le trovate dovunque su internet.
Naturalmente le soluzioni si sovrappongono in quanto performance, una ottima compatta può fare fotografie migliori di una bridge come una mirrorless di ultima generazione batte parecchie reflex entry-level.
Quale è il secondo parametro di scelta ? Quali fotografie volete fare.
Perché in base a questa decisione dovete scegliere una soluzione, altrimenti potreste acquistare un prodotto che non soddisfa le vostre esigenze.
Se fate landascape e portrait (panorami e ritratti) qualunque soluzione può andare bene, dipende da quello che volete ottenere, una compatta, lavorando in automatico mette tutto a fuoco e rende le fotografie un po’ piatte.
Se invece il vostro obiettivo è quello fare fotografie di eventi sportivi o avifauna o concerti rock, beh allora è chiaro che dovete accedere ad una tecnologia che ve lo consenta. Una macchina da corsa che viaggia a 300 Km/h con una compatta la fotografate solo ai box, se vi ci fanno entrare, altrimenti la fotografate ma vi viene una striscia colorata perché non potete regolare i tempi di scatto.
Se per esempio volete fotografare una piccola anatrella nel suo ambiente naturale, come quelle che vedete in fotografia, con una compatta non riuscite a farla, non perché non siete capaci o la macchina non ve lo consente ma perché l’anatrella se né andata appena vi avvicinate, se non avete un obiettivo adeguato, che vi consenta di scattare da 50 metri. |
Dopo aver acquistato la vostra nuova fotocamera la domanda è come fare un buono scatto ?
Non entrerò nella tecnica di regolazione dei parametri della fotocamera, che potete trovare su qualunque testo, a partire dal manuale stesso, nella sezione risorse troverete link interessanti.
Quello che ritengo sia invece fa la differenza fra una bella fotografia e una fotografia banale, pur correttamente eseguita dal punto di vista tecnico, è la “composizione” della fotografia stessa.
Quindi in parole povere l’inquadratura.
Poiché non è sempre possibile eseguire una corretta inquadratura al momento dello scatto, per diversi motivi , distanza dal soggetto, momento non ripetibile dell’azione, è molto importante eseguire il taglio (crop) in un secondo momento per dare quel tocco. Esistono molti programmi sulla rete, uno dei più usati è Gimp, che inoltre vi consente una correzione di molti parametri della fotografia.
La stessa fotocamera è, in molti casi, corredata da un software della casa costruttrice che consente una operazione del genere.
Vediamo un esempio semplice esempio.
L’autrice per non perdere l’istante in cui la ragazza stava lavorando la maglia e non avendo un’ottica adeguata ha scattato da una certa distanza. Lo scatto è correttamente esposto ma la composizione si può migliorare. Ci sono in alto a sinistra un cartello e una maglia appesa proprio sopra la testa della ragazza, questi elementi distolgono l’attenzione di chi guarda dal soggetto principale. Inoltre lo spazio intorno alla ragazza sia il muro che la strada rendono il soggetto piccolo come schiacciato.
Non entrerò nella tecnica di regolazione dei parametri della fotocamera, che potete trovare su qualunque testo, a partire dal manuale stesso, nella sezione risorse troverete link interessanti.
Quello che ritengo sia invece fa la differenza fra una bella fotografia e una fotografia banale, pur correttamente eseguita dal punto di vista tecnico, è la “composizione” della fotografia stessa.
Quindi in parole povere l’inquadratura.
Poiché non è sempre possibile eseguire una corretta inquadratura al momento dello scatto, per diversi motivi , distanza dal soggetto, momento non ripetibile dell’azione, è molto importante eseguire il taglio (crop) in un secondo momento per dare quel tocco. Esistono molti programmi sulla rete, uno dei più usati è Gimp, che inoltre vi consente una correzione di molti parametri della fotografia.
La stessa fotocamera è, in molti casi, corredata da un software della casa costruttrice che consente una operazione del genere.
Vediamo un esempio semplice esempio.
L’autrice per non perdere l’istante in cui la ragazza stava lavorando la maglia e non avendo un’ottica adeguata ha scattato da una certa distanza. Lo scatto è correttamente esposto ma la composizione si può migliorare. Ci sono in alto a sinistra un cartello e una maglia appesa proprio sopra la testa della ragazza, questi elementi distolgono l’attenzione di chi guarda dal soggetto principale. Inoltre lo spazio intorno alla ragazza sia il muro che la strada rendono il soggetto piccolo come schiacciato.
La sensazione è diversa, oltre a poter apprezzare particolari, come le mani ed il viso che prima si perdevano.
Questo è solo un inizio, nel corso del tempo arricchiremo questa sezione con altri articoli sperando di esservi di aiuto.
Ancora un ultimo consiglio, guardate le fotografie dei professionisti , guardatele e riguardatele per capire perché sono belle.