Hong Kong 2010 |
Racconto di viaggio di Katia e Maurice |

Quest’anno la mia RSM è a Cebu nelle Filippine ma Katia nella pianificazione del viaggio inserisce la tappa a Hong Kong che diventa la meta turistica del viaggio.
Hong Kong è sicuramente una delle metropoli più interessanti da visitare, la tradizione millenaria cinese si mescola con la modernità e l’efficienza in una città che è un inno al consumismo.
Hong Kong è sicura e facile da visitare, dove serve parlano tutti inglese.
Decidiamo per una piccola follia e scendiamo all’Intercontinental HK, la sola vista della baia illuminata vale la scelta. L’efficienza dell’hotel è quasi imbarazzante dal servizio di navetta dall’aeroporto, si può scegliere tra una Mercedes e una RR, all’accoglienza e sistemazione nella suite. Inoltre l’hotel si trova nella zona più comoda per raggiungere negozi e mall. E’ ormai sera quando terminiamo di sistemarci e ci rilassiamo nella hall godendoci la vista spettacolare.
L’indomani la prima tappa è il Peak Tram, la funicolare che porta alla cima della Victoria Peak, nota anche come Monte Austin è una collina di 552 mt. che domina la baia. La funicolare crea una illusione ottica particolare, mentre si sale si ha la sensazione che i grattacieli cadano verso il fianco della montagna. L’illusione è dovuta alla incapacità del cervello di correggere la verticalità estrema dei grattacieli vicino alla funicolare. Bisogna munirsi di un po’ di pazienza perché la coda alla partenza è lunga ma ne vale la pena. Sulla cima potete godere di una splendida vista di tutta la baia.
Hong Kong è sicuramente una delle metropoli più interessanti da visitare, la tradizione millenaria cinese si mescola con la modernità e l’efficienza in una città che è un inno al consumismo.
Hong Kong è sicura e facile da visitare, dove serve parlano tutti inglese.
Decidiamo per una piccola follia e scendiamo all’Intercontinental HK, la sola vista della baia illuminata vale la scelta. L’efficienza dell’hotel è quasi imbarazzante dal servizio di navetta dall’aeroporto, si può scegliere tra una Mercedes e una RR, all’accoglienza e sistemazione nella suite. Inoltre l’hotel si trova nella zona più comoda per raggiungere negozi e mall. E’ ormai sera quando terminiamo di sistemarci e ci rilassiamo nella hall godendoci la vista spettacolare.
L’indomani la prima tappa è il Peak Tram, la funicolare che porta alla cima della Victoria Peak, nota anche come Monte Austin è una collina di 552 mt. che domina la baia. La funicolare crea una illusione ottica particolare, mentre si sale si ha la sensazione che i grattacieli cadano verso il fianco della montagna. L’illusione è dovuta alla incapacità del cervello di correggere la verticalità estrema dei grattacieli vicino alla funicolare. Bisogna munirsi di un po’ di pazienza perché la coda alla partenza è lunga ma ne vale la pena. Sulla cima potete godere di una splendida vista di tutta la baia.

Il pomeriggio lo dedichiamo alla zona portuale di Aberdeen. Posta a sud dell’isola questa cittadina portuale è nota per il villaggio galleggiante, fatto di barche e case galleggianti dove ancora oggi vivono numerose famiglie di pescatori. Anticamente da questo porto partivano gli alberi di incenso verso le città della Cina e il suo antico nome locale Hong Kong Tsai venne confuso dagli stranieri per il nome dell’isola che divenne Hong Kong ovvero “Porto profumato”.
La sera ci sediamo alla steak house dell’hotel per una superba esperienza culinaria.

Oggi è visita al Tempio di Wong Tai Sin, dove si pratica la interessante tecnica previsionale del Kau Cim o anche detta dei Bastoncini della Fortuna Cinesi. In realtà tutto il tempio è dedicato alla pratica della divinazione soprattutto offerta dai numerosi divinatori che hanno nel tempio i loro studi.
La Cina è un paese laico per eccellenza, la divinazione è vista in termini molto pratici come strumento di aiuto nella vita.
E’ l’ultimo giorno, stamattina visitiamo il giardino giapponese di Nan Lian, un’ oasi di pace circondata da grattacieli, di fronte al convento delle suore di Chi Lin.
A mezzogiorno decidiamo di provare il tipico pranzo cinese il “Dim sum”, servito insieme al tè è parte della tradizione cinese, un'occasione per incontrare gli amici o i parenti, viene servito dalla mattina fino a metà pomeriggio.
Numerosi sono i locali specializzati, questa volta andiamo a naso e dopo un breve attesa ci sediamo. E’ un susseguirsi di piattini, piccole porzioni di carne pesce e verdure, alcuni dall’aspetto un po’ misterioso, ma nel complesso una esperienza culinaria piacevole.
Prima di partire non poteva mancare un po’ di shopping, i prezzi sono allineati con quelli europei, la scelta però è leggermente più vasta, almeno su lato elettronico.
La Cina è un paese laico per eccellenza, la divinazione è vista in termini molto pratici come strumento di aiuto nella vita.
E’ l’ultimo giorno, stamattina visitiamo il giardino giapponese di Nan Lian, un’ oasi di pace circondata da grattacieli, di fronte al convento delle suore di Chi Lin.
A mezzogiorno decidiamo di provare il tipico pranzo cinese il “Dim sum”, servito insieme al tè è parte della tradizione cinese, un'occasione per incontrare gli amici o i parenti, viene servito dalla mattina fino a metà pomeriggio.
Numerosi sono i locali specializzati, questa volta andiamo a naso e dopo un breve attesa ci sediamo. E’ un susseguirsi di piattini, piccole porzioni di carne pesce e verdure, alcuni dall’aspetto un po’ misterioso, ma nel complesso una esperienza culinaria piacevole.
Prima di partire non poteva mancare un po’ di shopping, i prezzi sono allineati con quelli europei, la scelta però è leggermente più vasta, almeno su lato elettronico.