Azzorre 2016 |
Racconto di viaggio di Katia e Maurice |
Le Azzorre sono considerate strategiche per le RSM dato che rappresentano l’ultima terra prima del salto verso le Americhe. Le Azzorre sono un arcipelago di nove isole, di origine vulcanica, situate nel cuore dell’oceano Atlantico. Sono uno degli ultimi paradisi naturalistici d’Europa, dove non è presente il turismo di massa e dove potete vivere l’esperienza di un tempo remoto ed ancestrale e di una natura selvaggia ed incontaminata.
Non esiste dall'Italia un volo diretto ma questo rappresenta un vantaggio, per chi non ha fretta e la prima tappa è Lisbona.
Non esiste dall'Italia un volo diretto ma questo rappresenta un vantaggio, per chi non ha fretta e la prima tappa è Lisbona.

Lisbona è una città di bellezza e di fascino difficili da descrivere a parole. Ricostruita dopo il terribile terremoto del 1755 su sette colli, presenta una architettura ricca di influssi francesi e arabi, piazzette come Largo do Carmo, sorniona di giorno si accende la sera riempiendosi di persone intente a cenare o semplicemente a bere qualcosa in compagnia della musica suonata da artisti di strada.
Partiamo al mattino da Plaza de Rossio, nel cuore di Lisbona, con un tuk tuk guidato da una simpatica ragazza che ci porta a spasso per i vicoli del centro, un modo divertente di girare e soprattutto comodo perchè si evitano le salite irte di Alfama e Mouraria, i due quartieri più vecchi di Lisbona. Ci lascia al mercato delle pulci, Feira Ladra, dietro al Pantheon, il tempo scorre lento tra le bancarelle piene di oggetti vintage che richiamano ricordi del passato e la tipica musica malinconica del fado. L'appuntamento è alla piazzetta davanti al museo del fado con un caro amico che vive ormai da tempo a Lisbona. Ci porta a pranzare in un ristorantino locale nella zona della Mouraria dove gustiamo un ottimo pesce cucinato alla griglia. Il pomeriggio vola via passeggiando e chiacchierando per vicoli e quartieri poco conosciuti, alcuni ci racconta da poco recuperati dopo la grande crisi economica che anche qui ha imperversato. I quartieri che di giorno sembrano addormentati si popolano la sera di stranieri e locali che si mescolano tra i vicoli e al suono di una musica rilassante mai troppo alta che contribuisce a creare quell'atmosfera bohemien che si respira a Lisbona.
Partiamo al mattino da Plaza de Rossio, nel cuore di Lisbona, con un tuk tuk guidato da una simpatica ragazza che ci porta a spasso per i vicoli del centro, un modo divertente di girare e soprattutto comodo perchè si evitano le salite irte di Alfama e Mouraria, i due quartieri più vecchi di Lisbona. Ci lascia al mercato delle pulci, Feira Ladra, dietro al Pantheon, il tempo scorre lento tra le bancarelle piene di oggetti vintage che richiamano ricordi del passato e la tipica musica malinconica del fado. L'appuntamento è alla piazzetta davanti al museo del fado con un caro amico che vive ormai da tempo a Lisbona. Ci porta a pranzare in un ristorantino locale nella zona della Mouraria dove gustiamo un ottimo pesce cucinato alla griglia. Il pomeriggio vola via passeggiando e chiacchierando per vicoli e quartieri poco conosciuti, alcuni ci racconta da poco recuperati dopo la grande crisi economica che anche qui ha imperversato. I quartieri che di giorno sembrano addormentati si popolano la sera di stranieri e locali che si mescolano tra i vicoli e al suono di una musica rilassante mai troppo alta che contribuisce a creare quell'atmosfera bohemien che si respira a Lisbona.

Da Lisbona la tappa successiva è Ilha do Faial, la marina di Horta è il crocevia di tutti i navigatori che attraversano l’oceano nel loro ritorno verso l'Europa, lungo le banchine potete vedere i dipinti dei marinai che vi hanno fatto scalo, alcuni sono sbiaditi dal tempo, altri profumano ancora di mare ed evocano storie affascinanti di chi ha attraversato l'oceano. Cerchiamo il dipinto del nostro amico Vittorio che è appena tornato dal giro del mondo ma sono tanti e si intrecciano l'uno con l'altro, ci vorrebbe un intero pomeriggio per vederli tutti. Dal porto si può vedere il Monte Pico, sull’isola omonima, che con i suoi 2.351 m s.l.m, è il punto più alto di tutto l’arcipelago. Un puntata al Peter's Cafè Sport per un Gin Tonic sia che siate velisti o meno è d'obbligo. E' un luogo dove si respira il mare e l'avventura.

Giorno 12 Settembre si parte per Ilha das Flores, il volo di circa
250 km viene effettuato con piccoli turbo elica che sono molto più silenziosi di quanto uno immagini.
Katia ha organizzato il pernottamento a Faja Grande , in un delizioso B&B l'Argonauta, gestito da un simpatico fotoreporter di nome Stefano . Ci intrattiene piacevolmente raccontando dei suoi numerosi viaggi in oriente, nella libreria tantissime foto che testimoniano il suo girovagare nel mondo, lo scambio tra persone che amano viaggiare non è mai banale.
250 km viene effettuato con piccoli turbo elica che sono molto più silenziosi di quanto uno immagini.
Katia ha organizzato il pernottamento a Faja Grande , in un delizioso B&B l'Argonauta, gestito da un simpatico fotoreporter di nome Stefano . Ci intrattiene piacevolmente raccontando dei suoi numerosi viaggi in oriente, nella libreria tantissime foto che testimoniano il suo girovagare nel mondo, lo scambio tra persone che amano viaggiare non è mai banale.

La sera siamo a mangiare a Casa da Vigia, gestita da una emiliana che si è rifugiata qui parecchi anni fa. Anche lei ha una storia da raccontare come tutti coloro che lasciano il loro mondo per andare alla scoperta di qualcosa di non ben definito che ti porta sempre più lontano ma forse più vicino a quello che stai cercando. Uscendo dal ristorante sentiamo uno strano suono, è il canto del cagarro, un uccello che trovi da queste parti solo in questo periodo dell'anno, anche lui ha fatto un viaggio lungo, ha attraversato l'oceano per arrivare fin qui e adesso è tempo di ritornare.
Stefano ci ha fatto trovare in camera una bottiglia di spumante, ce la sorseggiamo seduti sugli scalini del nostro davanzale, godendoci il fresco della sera, sopra di noi un cielo stellato. La notte ci viene a fare visita Oscar uno dei simpatici gatti di Stefano, si piazza sul letto e non si muove fino alla mattina dopo.

Ilha das Flores è un piccolo paradiso, coperta di ortensie e con una esuberante vegetazione, la sua origine vulcanica ha lasciato numerosi crateri che oggi si presentano come laghi idilliaci.
Il territorio è montuoso, con profonde valli ed i corsi d'acqua formano numerose cascate. Peccato che abbiamo solo una giornata per girarla, per via del vento siamo partiti con un giorno di ritardo, meno male che previdenti eravamo in anticipo di un giorno, altrimenti addio rivoluzione solare! E' buona regola se vi capita di trascorrere il return solare nelle Azzorre arrivare sempre un giorno prima perchè ritardi e cancellazione dei voli sono piuttosto frequenti. Ma ne vale senz'altro la pena perchè sono luoghi meravigliosi!
Il territorio è montuoso, con profonde valli ed i corsi d'acqua formano numerose cascate. Peccato che abbiamo solo una giornata per girarla, per via del vento siamo partiti con un giorno di ritardo, meno male che previdenti eravamo in anticipo di un giorno, altrimenti addio rivoluzione solare! E' buona regola se vi capita di trascorrere il return solare nelle Azzorre arrivare sempre un giorno prima perchè ritardi e cancellazione dei voli sono piuttosto frequenti. Ma ne vale senz'altro la pena perchè sono luoghi meravigliosi!